Grinta, passione e voglia di libertà.... MINA BLUE una "unconventional woman".

Se camminando per strada in una qualsiasi città, ti sentissi ad un tratto rapito da una voce intensa, graffiante ed energica, allora avrai incontrato sicuramente Mina blue. 

Il suo intenso brano " How i feel" ci mette davanti i pregiudizi, le apparenze , le violenze tipiche dell'essere umano ed il video- un interrogatorio - ne è la rappresentazione "grafica". 



Quello che veramente fa la differenza è che la voce di Mina Blue viene dosata in questo brano con magistrale intensità, autorevolezza, ampiezza e calore. 


Se da un lato il suo brano ci mette davanti agli occhi i nostri limiti in modo nitido e reale ( si vede spesso solo quello che si vuole vedere, e si giudica troppo in fretta), dall'altro il suo grido di accoglienza ci "implora" di fermarci e chiedere e chiederci : " How I feel ?". 

Un messaggio universale da una Donna cosmopolita.

By Daniela Vitelli

L'intervista

Qual' è il motivo che ti ha spinto a fare la " busker"?

ll motivo che mi spinge a fare l'artista di strada nasce dal bisogno di essere una donna libera, autonoma e indipendente. Sono un'avventuriera di natura, una cercatrice che ama viaggiare e scoprire nuovi mondi, dimensioni e culture. Voglio guardare il mondo con i miei occhi e non attraverso i racconti degli altri o quello che l’Informazione decide di farci vedere. Il viaggio cosi come  la "strada" mi danno nutrimento (parlo di nutrimento spirituale). 

Dalla tua canzone sembra che fare la "busker" sia una scelta non solo professionale ma di vita, e’ così?

Si è proprio cosi. Questa scelta di vita mi ha resa un essere umano migliore: decisamente più tollerante e sensibile. Ho conosciuto persone straordinarie di tutto il mondo che mi hanno fatto scoprire altre realtà e insegnato che la vita va vissuta pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità. Un percorso che deve durare tutta la vita. E' una strada che non si dovrebbe mai smettere di percorrere. La felicità sta nel non perdere mai di vista se stessi e i propri sogni, anche quelli più inconfessabili e prepotenti, che riguardano il nostro cambiamento interiore. L’adolescenziale e impavida attitudine ad osare sempre, a rimettersi in gioco, a costruire un benessere che si sviluppa durante le diverse tappe della vita, si dovrebbe coltivare costantemente. 

Questa tua scelta è collegata ad un specifico episodio della tua vita?

Diciamo di si. Nel 2013 ero in una fase davvero difficile della mia esistenza. In quel periodo stavo cercando di “rimettermi in piedi”( psicologicamente)dopo la fine definitiva di una relazione sentimentale direi a dir poco malsana che ho vissuto per 8 anni tra On e Off. Con la sua fine ho deciso di cambiare la mia routine e sfidare me stessa cominciando dal viaggiare senza compagnia. Nel 2014 mi sono decisa e finalmente ho fatto il mio primo viaggio totalmente da sola in una città’ dove non conoscevo nessuno:  Berlino. E’ stato in quell’occasione che ho avuto l’illuminazione: quando ho conosciuto il meraviglioso mondo del busking. Ho visto tantissimi musicisti suonare liberamente la loro Musica e avere ottimi risultati economici. Ho conosciuto un artista di strada italiano che si è prodotto tutto da solo grazie alla street music e che si e’ creato una vita bellissima fatta di musica, viaggi e libertà. Non ho potuto fare a meno di seguire le sue orme e così dall’anno dopo (2015) è iniziata la mia nuova vita come artista di strada.

Nella tua canzone parli di non omologazione, di persone che vedono solo quello che vogliono vedere, di giudizi superficiali etc...ti riferisci ad esperienze personali?

Chiaramente mi riferisco ad esperienze personali ma anche in generale. Nella mia canzone parlo di quanto sia difficile essere una donna che cerca di emanciparsi in una societa’ basata sulla finzione.  La società contemporanea parla di emancipazione della donna  ma a mio avviso e’ una falsa emancipazione.  Da un lato è vero che NOI oggi possiamo far carriera e rivestire anche ruoli importanti, ma dall’altro lato credo che non ci sia stata mai epoca in cui la donna sia stata più mercificata di oggi. La donna infatti è stata sempre attratta dal potere: alle donne piace essere più belle delle altre, e avere uomini più ricchi e socialmente di successo rispetto alle rivali ma hanno sempre equivocato: hanno  inteso la parità con gli uomini non come parità di diritti, ma come emulazione di tutte le attività maschili giuste o sbagliate che siano. Dietro questa spregiudicatezza delle donne, c’è sempre qualche figura di uomo potente pronto ad elargire promozioni, successi e carriere. Difficilmente, infatti, si può parlare di emancipazione sociale per quelle donne brutte, ciccione, casalinghe e col culone pieno di cellulite. Questo vuol dire che i posti di grande potere sono occupati ancora dagli uomini e che la carriera delle donne è ancora legata ad uno scambio potere-bellezza che rende la donna ancora oggetto e strumento degli uomini potenti. Del resto la donna ha avuto sempre il difetto di fermarsi alla propria bellezza e di considerarsi padrona del mondo quando viene osservata e corteggiata. Quindi quella delle donne, non è una scalata intellettuale ed umana all’universo maschile ma è un semplice baratto strumentale tra bellezza e potere. Occorre quindi non confondere questo fenomeno con l’emancipazione del mondo femminile. Con le mie canzoni e con le mie esperienze voglio affrontare questa tematica.  Raccontando le mia vita e mostrando il mio coraggio forse posso aiutare le donne ad affrancarsi da questi retaggi che stanno continuando a mortificarci. Forse le donne possono liberarsi dal triste stereotipo femminile che ci condanna alla non parità .

Nella tua canzone dici che non sei una donna convenzionale, che vuoi essere te stessa, libera  etc, questa scelta di vita ti consente di realizzarti? il tuo testo lo possiamo considerare un messaggio universale?


Si questa scelta di vita mi permette di evolvermi, emanciparmi e realizzare i miei sogni e obiettivi in totale autonomia. Mi sto producendo da sola e ne sono fiera. Non importa a quale risultato (in termini di successo) arriverò, l’importante è essere libera di esprimere la mia vera natura senza finzione e secondo le mie regole. L’obiettivo che ho, non e’solo quello di essere un artista conosciuta in tutto il mondo ma e’di raggiungere questo successo come artista INDIPENDENTE. Non credo nelle case discografiche, nei manager e nel sistema in generale. Preferisco metterci più tempo ed assumermi i rischi e le responsabilità in totale autonomia sapendo che la mia arte non verrà manipolata ne strumentalizzata. La mia integrità artistica non deve essere messa a repentaglio.  Il messaggio universale potrebbe essere : Non avere paura di osare, di essere ciò che sei, di pensare in grande, di sognare in grande. Guarda il mondo negli occhi e lascia uscire la tua vera essenza. Concluderei con un aforismo di Winston Churchill : “ Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts.” (Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti).


Ascolta How I Feel sulla nostra playlist 

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